Apprendo addolorato la scomparsa dell’attrice Nellina Laganà, da un hashtag piazzato lì in trending topic. Subito verifico le fonti ma la conferma è purtroppo impietosa: Nellina non c’è più.
Come me in tanti la ricordano con un tweet, un post, un commento, come capita in queste occasioni dove twitter si popola di tweet lumini in una commemorazione digitale.
In tanti perché Nellina è stata importante per me e per tanti, in quel minestrone digitale sobbollente che era twitter di 10 anni fa.
Io ero appena approdato e ricordo il timore reverenziale nell’interagire con personaggi affermati nelle arti, nel giornalismo, nella politica. Noi persone qualunque grazie a questo strumento eravamo in connessione con questi personaggi altrimenti irraggiungibili. Forse oggi sembra scontato ma dieci fa non lo era per nulla, credetemi.
Lei da subito è stata educata, carina, simpatica, profonda e sanguigna come solo lei sapeva essere.
Ricordo le conversazioni notturne in privato, perle preziose regalatemi da una persona fuori dal comune che conservo con cura e riconoscenza.
Ricordo l’entusiasmo che mostrava nella sperimentazione dello strumento e della comunicazione e nel partecipare a iniziative e supportarle spendendosi in prima persona e il rimpianto di quel progetto di twit teatro che non abbiamo mai portato avanti.
Passione e piacere di conoscere le persone, di stabilire contatti, di imparare e capire.
Ecco, questo mi mancherà tanto. Perché ormai la rete e i social non sono più così, travolti dall’ansia da presenzialismo e da campionati di ego a squadre.
Va via una signora che ci ha insegnato come i social siano persone collegate da uno strumento, niente più. E la differenza la fanno sempre loro, le persone, nel proporre contenuti interessanti, innovativi, divertenti, di valore. Persone che ascoltano, soprattutto, che mostrano interesse e attenzione a quello che fai, che ne discutono, che apprezzano o criticano ma sempre con la missione di migliorare stimolandosi il contenuto in cui viviamo.
Perché come dice il giornalista Federico Mello:
Ma poi cosa è conoscersi di persona se non mettere un vestito di carne a pensieri e presenza?
Virtuale è reale, ricordiamolo.
E ciò che mi ha lasciato Nellina nella sua presenza digitale è talmente reale da rigare l’anima con lacrime di dispiacere e un sorriso amaro per ciò che è stato e non potrà più essere per lei, per me, per noi.
Che la terra ti sia lieve e che tu ora stia iniziando il tuo spettacolo <3